Ride your dream – Cavalca il tuo sogno

Poteva essere il titolo perfetto per un’avventura in e-bike che rischiava di rimanere chiusa per sempre nel cassetto dei sogni mai realizzati. Un viaggio desiderato, agognato, pianificato nei minimi dettagli… e che, all’ultimo istante, sembrava svanire nel nulla.

Die Uinaschlucht ist auf unbestimmte Zeit gesperrt!

La Gola d’Uina era chiusa a tempo indeterminato per frana. Non volevamo crederci. Quella notizia, arrivata in un grigio lunedì mattina, calò su di noi come un velo di tristezza, spegnendo l’entusiasmo che ci aveva incendiato fino al giorno prima.

Il sogno: attraversare la Gola d’Uina in e-bike

L’idea era di compiere un tour epico di due giorni, varcando il confine tra Italia e Svizzera lungo un tracciato che è molto più di una semplice via: è storia, leggenda, emozione pura. Un percorso seguito da molti avventurieri della Transalp, dalla Germania fino alla Val Venosta.

La Gola d’Uina è uno dei pochi varchi naturali delle Alpi nord-orientali, accessibile senza trasformare l’escursione in un’impresa alpinistica. Eppure, il suo fascino adrenalinico è immenso: roccia viva, vuoti vertiginosi, sentiero scolpito nella pietra.

Thomas, il trascinatore del gruppo, ci aveva contagiati tutti con un video di Michele Ferro (Iron Mike) nella gola sospesa nel vuoto. Da quel momento, Uinaschlucht era diventata il nostro chiodo fisso.

Un po’ di storia: la Gola d’Uina

In romancio Uinaschlucht, è una forra naturale tra Müstair (CH) e Curon Venosta (IT). Nel 1908, venne scavato a mano un sentiero largo solo 1,2 metri per collegare la Val d’Uina all’Alpe Sesvenna. Oggi è meta iconica per biker ed escursionisti esperti.

La sorpresa

Quando tutto sembrava perso, dieci giorni dopo arrivò la buona notizia: la gola era nuovamente percorribile! Evviva l’efficienza svizzera!

Il gruppo era ormai al completo: David, Thomas, Moreno, Alberto, Ivan, Emanuele, Dino ed Enrico. Prenotammo all’Ostello della Gioventù di Scuol: camere pulite, bike room attrezzata, prezzi onesti (evento raro in Svizzera!).

La nostra avventura

Da Malles a Scuol, passando per la leggenda

La nostra pedalata iniziò da Malles Venosta, seguendo la ciclabile e poi strade forestali fino a Slingia (Schlinig). Oltre il villaggio, prati fioriti, baite sparse e la cascata Schliniger Wasserfall ci accompagnarono fino al Rifugio Sesvenna (2.262 m).

Il pranzo ci diede nuove energie. Lasciati alle spalle il Sesvenna Hütte e l’antico Pforzheimer Hütte, raggiungemmo l’Alpe Sursass e il confine Svizzero: un semplice tornello in legno segnava il passaggio di nazione, niente controlli, niente pedaggi.
Solo libertà.
E poi la discesa.

La Gola d’Uina: il tratto più emozionante

Iniziò la discesa, prima fluida su flow trail naturale, poi vertiginosa nella Gola d’Uina. Circa 600 metri di sentiero scavato nella roccia, sospeso nel vuoto, protetto solo da un corrimano d’acciaio. Emozione pura, adrenalina a mille!

Ci fermammo a lungo a contemplare quel capolavoro della natura e della fatica umana. Poi via, attraverso l’Alpe Uina Dadaint e i suoi pascoli verde smeraldo, scendendo lungo trail naturali perfetti fino a Sur En.

La fine della prima giornata

Dopo una breve sosta e una riparazione veloce a una foratura.

Attraversato l’antico ponte sull’Inn risalimmo verso Sent, pittoresco villaggio dei Grigioni. Da lì, una leggera discesa ci condusse a Scuol, dove concludemmo la nostra epica prima giornata allo Scuol Youth Hostel.

Consigli utili

  • Difficoltà tecnica: media (richiede esperienza su single track e assenza di vertigini).
  • Dislivello positivo: circa 1.690 m.
  • Km totali: 35,9 km.
  • Periodo ideale: estate avanzata e inizio autunno.

Complici la stagione inoltrata e la recente riapertura, nella gola non c’era nessuno: un privilegio raro che ci ha permesso di godere anche di tratti in sella nella parte più esposta!

Conclusioni e video

Che giro, ragazzi! Un sogno. Un’avventura scolpita nella roccia e nei nostri cuori. Una di quelle esperienze che restano per sempre. Per essere certi di non dimenticare nulla abbiamo anche realizzato

PAESAGGI SOSPESI.

Un video nato dal lavoro di squadra: riprese GoPro, immagini dal drone e tanta passione. Il risultato? Lo trovate qui sul nostro canale YouTube!

📍 Traccia dettagliata su Komoot: Gola della Val d’Uina, prima tappa

E non è finita qui: presto pubblicheremo anche il racconto del rientro in Italia, lungo un percorso diverso, ancora più avventuroso e carico di adrenalina.
Un’altra pagina emozionante di questa storia tutta da vivere… assolutamente da non perdere!

Intanto vi lascio la gallery!

Se questo articolo vi è piaciuto vi invito a seguire sui canali Facebook e Instagram i tour che ho il piacere di condividere con gli amici del gruppo “Girovagando in eBike nelle Dolomiti”

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