La cosa che più mi piace della fotografia è che permette di ampliare i propri orizzonti, capita quindi che dopo un inverno di montagna freddo e neve la meta ideale per un’ uscita fotografica alternativa sia il mare.
Agli inizi di aprile in montagna non è né inverno né Primavera, un momento transitorio che poco si presta alla fotografia di paesaggio. Con Ivan e Stefano decidiamo quindi di scendere verso il mare e mettere alla prova le nostre reflex con l’acqua salata e allo stesso tempo con la fotografia di città. A Venezia eravamo già stati in occasione del Carnevale quindi la mia proposta di puntare su Chioggia viene accolta di buon grado da tutti: partenza nel cuore della notte per essere pronti all’alba sul posto.
Chioggia è una quasi isola, parte del territorio comunale è sulla terraferma ma il centro storico sorge su di un gruppo di piccole isolette percorse da canali e collegate fra loro da ponti, da questa conformazione deriva infatti il soprannome “Piccola Venezia”. Disseminato di bar, piccoli negozi e locali tipici ad ogni angolo il centro è veramente molto accogliente.
Arriviamo che è ancora buio e parcheggiamo comodamente in Corso del Popolo. Appena solchiamo il primo ponte sul Canal Vena subito ci lasciamo conquistare da un innumerevole gioco di luci ed ombre, mentre le barche ormeggiate sembrano immobili in questi canali, anche il mare a quest’ora sta dormendo.
Ci concentriamo sulla zona che va dalla Pescheria alla chiesa di San Giacomo e scattiamo molte foto con un occhio sempre attento all’orario, dobbiamo essere pronti a spostarci velocemente perchè il luogo scelto per l’alba non è qui.
Sottomarina è la parte balneare di Chioggia con la spiaggia gli ombrelloni e le onde del mare. Consultando Google Earth, utilissimo strumento che uso spesso alla ricerca di idee, ho focalizzato la lunga passeggiata che si sviluppa dalla fine di via San Marco fino al faro. Caratteristiche sono le “balanse”, antichi casoni su palafitte costruiti per la pesca, alcuni oggi trasformati in piccoli ristoranti dove è possibile degustare piatti di pesce magari godendo di uno splendido tramonto sull’Adriatico.
Era da un po’ che volevo fotografare costruzioni simili ed è stato un attimo perdersi nell’intricato gioco di cavi e reti, tanto da farmi sorprendere da un’alba accecante ancor prima di arrivare al faro. Dal cielo nero e coperto dei primi minuti si apre uno spiraglio dove la luce riesce a farsi strada colorando tutto il paesaggio, momento epico dove ogni secondo assume un’ importanza speciale.
Ho utilizzato un filtro graduato GND8 Raymasters per equilibrare la luminosità di cielo e primo piano a cui ho abbinato un filtro ND8 Raymasters per allungare il tempo di posa alla ricerca di un risultato creativo.
Voglio mostrarvi questa fotografia che è assolutamente uguale come composizione ma il tempo di posa varia da 1 secondo a 10 secondi, solo il gusto personale di chi la guarda potrà decidere quale delle due preferire.
BEFORE: 1″ di esposizione con filtro GND8 – AFTER: 10″ di esposizione con filtri GND8 + ND8
Rinfrancati dalla brezza marina e dal profumo del mare, soddisfatti dai colori dell’alba appena vissuta diamo un ultimo sguardo all’orizzonte quasi per ringraziare la natura di averci premiato con questo spettacolo.
Rientriamo in centro per fare colazione considerato che è già da qualche ora che siamo in giro, e per vedere finalmente la città di giorno.
La luce è tanta e il cielo si specchia nei canali dove il colore dei palazzi si fonde con quello delle piccole barche ormeggiate, tutta questa limpidezza manda in confusione: qual è il muro e quale sarà lo specchio?
Il via vai di persone e soprattutto di biciclette ci riporta alla realtà, mentre un signore anziano si ferma osservandoci all’opera: “…me sposto che no vojo rovinar la fotografia…” Mi dice di aver 90 anni suonati ed essere ancora in gran forma, qual’è il suo segreto chiedo io: ”l’aria di mare!!!”
Gli innumerevoli spunti fotografici ci permettono di giocare molto alternando inquadrature a tutto campo a dettagli e riflessi multicolore.
E intanto abbiamo percorso su e giù le Fondamenta del Canal Vena per parecchie volte.
È d’obbligo anche una visita al mercato del pesce al minuto, impossibile non trovarlo: basta cercare il rosso acceso dei tendoni che lo coprono.
Aperto tutti i giorni tranne il lunedì perchè di domenica non si pesca, il mercato è un’ ineguagliabile vetrina di materie prime con le quali realizzare piatti prelibati. Luogo molto vivace e animato è molto caratteristico per il turista e allo stesso tempo una sorta di rituale per gli abitanti della zona, i commercianti ed i ristoratori arrivano qui già alle 6:00 del mattino per acquistare i pezzi migliori del pescato giornaliero.
I pescivendoli fanno a gara per mostrare con orgoglio il pezzo forte del giorno!
Fra una foto e l’altra arriva in fretta il momento di rientrare. La luce morbida del primo mattino non c’è più e questo è il momento in cui vale la pena deporre le armi. Puntiamo l’auto a nord lasciandoci Chioggia alle spalle contenti e soddisfatti, la levataccia di questa mattina ha dato i frutti sperati, la prossima volta sarà magari un tramonto.
Queste immagini realizzate a Chioggia e Sottomarina e molte altre mie fotografie sono disponibili per gli utilizzi commerciali nello stock dell’agenzia fotografica Clickalps: IL MIO STOCK CLICKALPS